L’Associazione delle Casse di Risparmio e delle Fondazioni di origine bancaria (ACRI) ha deliberato un contributo straordinario di 1,5 milioni di euro, in favore delle popolazioni colpite dall’alluvione che si è abbattuta nell’area nord della regione Marche nel mese di settembre. Il Fondo sarà gestito dalla Consulta delle Fondazioni Marchigiane attraverso un Comitato Operativo costituito dalle 4 Fondazioni che operano nei territori colpiti dall’alluvione (Fabriano, Fano, Jesi e Pesaro). Le Fondazioni hanno deciso di devolvere il 100% dell’importo direttamente alle famiglie che hanno subìto gravi danni all’abitazione principale, attraverso la Fondazione Caritas Diocesana di Senigallia Onlus che, in coordinamento con le altre Caritas operanti sui territori colpiti dal drammatico evento alluvionale, ha eseguito una precisa mappatura dei danni subiti da ogni singola famiglia. Questo consentirà alle famiglie di ricevere il contributo entro la fine del mese di novembre. “L’intervento delle Fondazioni ha un duplice obiettivo: da un lato ribadire il loro ruolo sociale in favore delle comunità di riferimento e dall’altro dare una risposta immediata ai bisogni delle famiglie che hanno sofferto gravi danni per l’alluvione” – precisa il Presidente della Consulta, Dennis Luigi Censi -. Velocità nell’erogazione dei contributi, attenzione ai bisogni reali e trasparenza della rendicontazione sono le caratteristiche distintive del progetto Fo.R.Z.A.”. I Comuni oggetto dell’indagine da parte delle Caritas sono: Barbara, Cagli, Cantiano, Cerreto d’Esi, Corinaldo, Fabriano, Frontone, Ostra, Ostra Vetere, Pergola, Sassoferrato, Senigallia, Serra De Conti, Serra Sant’Abbondio e Trecastelli. “In linea con l’atteggiamento solidale tra territori, adottato negli anni passati in occasione delle calamità naturali che hanno colpito il Paese – ha dichiarato Francesco Profumo, Presidente dell’Acri – le Fondazioni di origine bancaria si sono mobilitate a livello di sistema per rispondere all’emergenza delle Marche colpita dall’alluvione. Si tratta di un primo intervento volto ad offrire una risposta immediata alle esigenze più urgenti della popolazione”.
Da un punto di vista operativo le famiglie individuate riceveranno la documentazione da compilare e restituire nei vari punti di raccolta presenti in ogni Comune.