La Fondazione della Cassa di Risparmio di Pesaro ha inaugurato nel 2005 il nuovo allestimento delle proprie raccolte d’arte, conservate nella prestigiosa sede di Palazzo Montani Antaldi, progettato in stile neoclasssico dall’architetto Tommaso Bicciaglia, allievo del maggiore artista pesarese del Settecento, Giannandrea Lazzarini. Alla sua équipe, in particolare Carlo Paolucci e il nipote Placido Lazzarini, si devono gli affreschi del piano nobile, eseguiti tra il 1777 e il 1781, con temi dell’Eneide. La collezione offre un ampio e selezionato panorama dello svolgimento artistico del territorio, con 170 dipinti, 156 ceramiche, 77 disegni, 120 stampe e 307 pezzi di cartografia del Ducato. Una speciale attenzione è riservata alla produzione ceramica, caratterizzante per Pesaro, dal Medioevo ad oggi. Si evidenzia il nucleo Tre-Quattrocentesco, unico nel suo genere. Anche i più importanti pittori sono presenti, da Giovanni Antonio da Pesaro, a Federico Zuccari, Simone Cantarini, Giovan Francesco Guerrieri, Alessio De Marchis, Lazzarini e molti altri. L’organizzazione dei materiali è stata divisa in due settori, quello dedicato a pittura e ceramica dal Quattro all’Ottocento, prevalentemente marchigiane, sistemate nelle sale |
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affrescate del Palazzo, e quello delle opere novecentesche, sempre comprendenti pittura e ceramica, allestite nella zona adiacente, moderna. Qui la Fondazione raccoglie un denso campionario di artisti locali, dei quali vuole essere memoria e salvaguardia. Tra i principali protagonisti: Anselmo Bucci, Fernando Mariotti, Alessandro Gallucci, Nino Caffè, Aldo Pagliacci. Un autonomo spazio è riservato alle collezioni grafiche, con le oltre 300 preziosissime carte geografiche dell’antico Ducato di Urbino, manoscritte e a stampa, sciolte nella gran parte dei casi ma anche presenti in volumi. |